Per costruire un ancoraggio su roccia con spanset è necessario saper fare una sosta mobile. Se i punti di ancoraggio sono solo due, è sufficiente conoscere la tecnica per la sosta mobile a due punti, che è piuttosto semplice e facile da controllare. Spesso però ci si affida ad almeno 3 punti come garanzia di sicurezza per la nostra highline; in questo caso, se si vuole suddividere il carico equamente (per quanto possibile) tra i tre punti, occorre conoscere la tecnica per costruire la sosta mobile a 3 punti.
Premessa
Questo articolo non pretende di essere una guida esaustiva sulle tecniche per costruire una sosta. Il nostro scopo è solo quello di fornire un trucco per costruire la sosta a 3 punti in maniera facile e pulita, per minimizzare gli attriti tra i rami degli spanset e renderla così più equalizzata possibile.
Dunque non ci soffermeremo a spiegare nel dettaglio altri aspetti fondamentali per costruire un ancoraggio sicuro su roccia (angolo tra i bracci della sosta, chiodatura, ecc.)
Se il lettore cerca una guida completa, rimandiamo al testo di Versante sud: “l’Arte della Slackline”, e consigliamo sempre di rivolgersi ad esperti prima di avventurarsi in solitaria nel montaggio di una highline.

I passaggi per la costruzione della sosta mobile a 3 punti
La tecnica
La tecnica che vogliamo suggerirvi ha il grosso vantaggio che può essere utilizzata per una sosta con qualsiasi numero di punti. Una volta imparata, è la tecnica migliore da utilizzare anche per la sosta a due o anche quattro punti, poiché permette di realizzare una sosta senza intrecci ed è facilmente ispezionabile.
Per cominciare scegliamo un ordine in cui costruire la sosta: in questo esempio andremo sempre da sinistra verso destra. Dunque, iniziamo ad inserire la sling nel delta di sinistra. Una volta connessa alla maglia rapida, la sling avrà necessariamente uno strato che esce in alto e uno in basso (1). Ora, prendiamo lo strato che esce in basso e facciamo in modo che esso entri in alto nella seconda maglia rapida – lo spit centrale (2). Da qui, ripetiamo l’operazione uguale per l’ultimo spit, lo strato che esce in basso dovrà entrare in alto (3).
Si crea dunque un loop continuo in cui, se “leggiamo” la sosta da sinistra verso destra, la sling entra in alto nella maglia rapida ed esce in basso, proseguendo sempre dall’alto verso il basso e nell’ultimo spit esce in basso per poi tornare indietro ed entrare di nuovo in alto nel primo spit.
Se avessi avuto più punti, sarebbe stato sufficiente continuare con questo criterio.
Ora per concludere la nostra sosta, devo stare attento a mantenere in alto tutti gli strati alti (cioè che entrano nella maglia rapida dall’alto), e in basso gli strati bassi. Dunque nel grillo verrà rispettato questo ordine alto/basso (4).

La stessa tecnica sulla sosta mobile a 2 punti
Check e caratteristiche
Se si rispetta sempre questo ordine, la sosta è finita qui, non bisogna fare torsioni ai rami in nessuna maniera ed anzi, se eseguita correttamente, nessun ramo si accavalla con altri rami, rendendo la sosta il più possibile libera da frizioni.
Se vogliamo controllare che la sosta sia costruita correttamente, afferriamo il vertice della sosta con la mano o con il braccio e controlliamo che ogni ramo della sosta proveniente dalla stessa maglia rapida sia diviso con il criterio alto/basso: se i due rami di una stessa maglia rapida finiscono entrambi sopra il grillo o entrambi sotto, c’è un errore e va ricostruita.
Se vogliamo, come dicevamo prima, possiamo applicare questa tecnica anche alla sosta a due punti: in questo caso si procede ovviamente nello stesso identico modo ma ripetendo il passaggio solamente due volte (vd. foto).

Una sosta a 3 su roccia (foto di Versante Sud)
Vantaggi
Come già detto, il vantaggio principale di questa tecnica è che si ottiene una sosta senza accavallamenti fra i rami, e dunque con la minor frizione possibile e quindi con la maggior capacità di equalizzare il carico tra i singoli punti di ancoraggio.
Il fatto di risultare così ‘pulita’, inoltre, la rende più facilmente ispezionabile.
Un altro grande vantaggio, a nostro parere, è che si può costruire un punto alla volta, e questo la rende molto efficiente in caso di costruzione di ancoraggi in punti molto scomodi, come ancoraggi a parete in cui si lavora appeso.
- Ringraziamo Versante Sud per la concessione delle foto -
Commenti (0)