Test ISA su Carico Ciclico - Dobbiamo preoccuparci?

In collaborazione con L’Università di Nottingham, l’ISA (International Slackline Association) ha testato 4 differenti weblock sottoponendoli a carico ciclico. Che cosa significa?

Cos’è il carico ciclico

Con il termine “carico ciclico” si intende lo stress cui è sottoposto il materiale durante oscillazioni, trick e bounce. La slackline infatti è sempre sotto tensione, ma non costante: c’è una continua variazione di carico, specialmente nella trickline e highline freestyle.
Questo tipo di stress è pericoloso per perché può creare delle microfratture nel metallo e, agendo sempre nella stessa maniera ciclicamente, può portare alla rottura anche con carichi nettamente più bassi rispetto al carico di rottura.
Per capire cosa significa, immaginate di prendere una graffetta e aprirla. Ora provate a romperla, tirando con tutta la forza che avete: non si riesce. Invece, provate a piegarla da un lato, e poi dall’altro, e ancora e ancora, ciclicamente. Dopo pochi cicli, la graffetta si rompe senza fatica. Ecco spiegato semplicemente il carico ciclico: con uno stress applicato sempre negli stessi punti e nella stessa maniera, si può rompere un metallo molto più facilmente (dunque con meno forza), rispetto a sottoporlo una sola volta al carico massimo, che sarà nettamente più alto.

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L'esempio della graffetta

Il test dell’ISA

Secondo questo principio, dunque, quando si sottopone un weblock ad un carico ciclico (leashfall, bounce e trick), bisogna tenere a mente che la potenziale rottura potrebbe capitare anche a carichi bassi ma dopo molti cicli.
Per questo, l’ISA ha sottoposto a 100.000 cicli ognuno dei 4 weblock con 3 cicli di carico differenti: basso (2-7 kN), medio (7-12 kN), alto (12-18 kN). Successivamente si è testato nuovamente il carico di rottura.

Il ciclo basso e quello medio vogliono simulare leashfall e bounce su highlines di diversa lunghezza, dinamicità e tensione, mentre il ciclo alto simula i bounce delle trickline da competizione.
Gli weblock presi in considerazione erano:

Alpine Weblock 4 di Balance Community (alluminio lavorato)

Lynx 4 Vari di Landcruising Slacklines (alluminio a piastre dritte)

Slackibloc di Slack Inov (alluminio a piastre piegate a freddo)

Sheriff di Equilibrium Slacklines (acciaio a piastre dritte)

 

Di questi 4 Weblock, tutti hanno superato il test di 100.000 cicli, tranne lo Slackibloc di Slack Inov, che si è rotto già al test a carico basso (2-7 kN) dopo 96.240 cicli nel primo test e 97.680 nel secondo.

Degli altri weblock lo Sheriff e l’AWL4 hanno retto molto bene tutti i 3 cicli, senza presentare variazioni rilevanti al test di rottura dopo lo stress dei vari cicli.
Il Lynx, invece, ha concluso il test ad alto carico (12-18 kN) presentando una visibile deformazione, e il test alla rottura ha dato un valore significativamente più basso.

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I risultati del test su carico di rottura dopo stress da carico ciclico

Slack inov

Per quanto riguarda lo slackibloc, Slack Inov ha rilasciato un comunicato in cui afferma che, poiché lo Slackibloc era l’unico weblock, tra quelli usati nel test, con le piastre piegate a freddo, questo ha influito sulla performance. Il linelock testato era infatti un vecchio modello ed era l’unico preso in esame con le piastre piegate; ora gli slackibloc sono piegati a caldo e questo dovrebbe renderli molto più resistenti al carico ciclico.
Slack Inov raccomanda quindi, se siete in possesso di un Slackibloc marchiato XXXX2017 o 20XX2018, di non usarli per highline freestyle troppo tese, troppo corte e statiche e in generale di fare sempre un backup del weblock (come indicato nel loro manuale) e di evitare di usarlo in highline montate permanentemente per highline freestle.
Questo si riferisce solo agli slackiblock vecchi, mentre quelli nuovi e quelli in versione SR, cioè a piastre dritte, non dovrebbero presentare problemi.

Per approfondimento, leggete il comunicato completo di SlackInov e il test integrale ISA

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Highline Freestyle, l'attività "incriminata" che genera carico ciclico

Conclusioni. Dobbiamo preoccuparci?

Come l’ISA stessa afferma, è molto difficile trarre conclusioni. Il Carico ciclico è un argomento molto delicato da trattare, poiché è difficile riprodurre in laboratorio uno scenario così variegato come una highline freestyle o una trickline, dove le tensioni variano in continuazione, così come variano la natura dei bounce o delle cadute, il peso del praticante ecc.
Si sa che l’acciaio è in generale meno soggetto allo stress da carico ciclico, ma non basta un test su un solo weblock (lo sheriff, gli altri erano tutti in alluminio) per trarre conclusioni.
Una cosa è sicura: i risultati ci dicono che sono necessari altri test!
In accordo anche con Slackinov, L’ISA testerà i nuovi Slackibloc per vedere se resistono meglio allo stress da carico ciclico e anche altri weblock per avere più dati possibili sui prodotti in commercio.

Certamente il carico ciclico è un problema di cui bisogna tenere conto e ciò che è emerso da questi test fa riflettere. Un weblock potrebbe avere la vita limitata a qualche anno se sottoposto sempre e costantemente a carico ciclico. Nel frattempo, a nostro parere conviene utilizzare weblock a piastre dritte per highline freestyle e evitare i vecchi Slackibloc; invece, dove non c'è presenza di carico ciclico, longline o highline tradizionali, non ci dovrebbero essere problemi per nessun weblock. Attendiamo altri test sperando che forniscano una panoramica più completa sull’argomento.

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Willy CARTEI posted a comment in Trickline Trip in Santa Monica
Brava ........... tutta lo zio !!!! ...
Grazie per la condivisione Lizz... davvero molto toccante...
Bellissimo evento, complimenti davvero, l'anno prossimo prendero' parte sicuramente!! Ottimo lavoro...

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